Vivere a Roma aumenta a dismisura la mia autostima, perchè:
- al panificio, la signora al bancone mi saluta dicendomi: "Sciao stellì, che te do stammatina?"
- quando entro nel suo negozio, zoppicando per un tacco rotto, il calzolaio mi sorride dicendo: "Buongiorno bellissima, che te serve?"
- se la notte, prima di rientrare a casa, mi fermo al bar per far colazione, il barista mi chiede: " Che tte do, amò?"
Roma mi ama.
A meno di non trovarmi nel traffico...allora il numero di "Alimortè" e " 'tacci tua" e "Mmavvattenafan..." è direttamente proporzionale al mio aspetto indifeso.