venerdì 30 maggio 2008

Il tema del giorno è...

L'ottmismo è il sale della vita...

Bilancio della giornata

Mi alzo: fuori splendono 30°. Uff!
Indosso T-shirt, jeans, sandali. Mmmm…
Esco: fresco di pioggia. Uff!
Rientro: indosso giacca e scarpe. Mmmm…
Ovvio, cambio borsa e cintura. Sì!
Entro in macchina. Sbam!
Traffico: caldo, giornata afosa. Uff!
Sfilo la giacca, sudano i piedi. Uff!
In ufficio, arrivo sudata. Uff!
Tappa per rinfrescarsi. Splash!
Caldo: aria condizionata on. Uff!
Piove: aria condizionata off. Uff!
Caldo: aria condizionata on.Uff!
Aria pesante: apri finestra. Uff!
Caldo: chiudi finestra, aria condizionata on. Uff!
Uscita: piove. Uff!
In macchina: sole. Uff!

Bilancio:
14 Uff!
2 Mmmm
1 Sì!
1 Sbam!
1 Splash!
Poteva andare peggio.

giovedì 29 maggio 2008

Il tema del giorno è...

Pulizie di Primavera

Il vento

Quel giorno ho deciso di aprire le finestre, volevo la luce in casa, volevo l’aria, volevo il vento tra le stanze e le porte che sbattono. Quel giorno volevo sentire il freddo del mattino, anche se era Maggio e alle 10.40 faceva già caldissimo. Avevo deciso che il mattino doveva essere freddo, perché così quando avrei buttato tutto giù dalle finestre il tempo si sarebbe congelato e i ricordi sarebbero rimasti sempre uguali a se stessi. Avrebbero volato, prima lontano poi giù, e poi …poi basta.

mercoledì 28 maggio 2008

Il tema del giorno è...

Non siamo mai soli

Il soldato e la ballerina

Danzava leggera come un angelo.
Volteggiava sulle punte: il tutù vaporoso, i capelli raccolti, gli occhi lucenti e un sorriso che illuminava più di mille riflettori.
Non l’aveva mai vista tanto bella come in quel momento.
Mai come quando era scesa dal palco e gli aveva chiesto: “ Ti è piaciuto, papà?”.
Mai come quella volta, e mai più.
Era la guerra adesso, e lui soldato.
E lui morente, in un paese sconosciuto, ma non solo.
Lei danzava per l’ultima volta davanti ai suoi occhi.

martedì 27 maggio 2008

Il tema del giorno è...

Il "passo" gemello...

La marcia

Cammina lentamente. Sola. Riflessa sulle vetrine assume andatura trionfante. Si muove a tempo di musica, i passi che scandiscono le parole di una canzone di vittoria, ed io… inevitabilmente la seguo. Lungo la via, per le scale, sul marciapiede, dentro il vagone e ovunque, ipnotizzato dal ritmo dei suoi tacchi, accecato dal sole che rivela il profilo della sua figura dentro il vestito leggero, inebriato dalla goccia di sudore che le solca le spalle, la seguo.
Improvvisamente si volta.
Uno sguardo, appena un sorriso e riprende la marcia. Controlla sulle vetrine che io la segua.
Mi ha scelto.
L’ho riconosciuta.

lunedì 26 maggio 2008

Il tema del giorno è...

Arriva la bella stagione... anche sul bus.

Inconvenienti di primavera sull’autobus

“Signora, prego si sieda qui”, essendo trentenne è il minimo che possa.
Sguardo severo dei passeggeri avvezzi
“No, grazie”, armeggiando con pacchetti.
“Signora, ma ha moltissimi pacchi. Si accomodi”, insisto cortese.
Sguardo infastidito dei passeggeri avvezzi.
“Grazie, ma no. Non è necessario”
“Signora, ne è veramente sicura?”, insisto per senso di colpa.
“Si, cara. Non potrei mai far alzare una donna nel tuo stato”, gentile indica l’epa prominente da maglietta minimalista.
Rifletto: con la bella stagione forse dovrei perdere qualche chilo….

venerdì 23 maggio 2008

Il tema del giorno è...

Piccole rivalse del precariato.

Dedicato a Fùsis.
Buona lettura.

Il regalo

“Fai uscire quel vecchio! O compra o molla. Costa caro!”, ordinò il direttore.
Era il genere di cose che Luca odiava fare.
“Vai”, perentorio.
Si accostò all’uomo con garbo. Era assorto, dopotutto.
“Signore….scusi…”
“Solo un momento, è l’ultima pagina”
“Dovrebbe comprare il volume, in realtà”
Sguardo incredulo: “Per l’ultima pagina….”
“Beh, non è una biblioteca”.
“Ma è l’ultima pagina!”
Luca si guardò intorno, erano soli. Poi impulsivo: “Lo prenda”
“Davvero?”
Staccò l’etichetta con la barra magnetica anti-taccheggio: “Un piccolo regalo”, gli fece l’occhiolino.
Infondo quello era l’ultimo giorno che Luca lavorava lì.

giovedì 22 maggio 2008

Tra una webcom e l'altra...

Carissimi,
per non lasciarvi soli soletti in questo periodo di incubazione della nuova Web-Com ho creato questo nuovo blog nel quale scambiarci idee, suggestioni, racconti e suggerimenti, rigorosamente in meno di 100 parole.
Buona lettura!

Parlè vù franzè

Un’occhiata veloce, scorrere di pagine tra le dita, riporre il tutto. Giusto per darsi un tono.
Si voltò: bellissimo!
Sorrise.
Ricambiò, “Ti piace Pennac?”, chiese.
Sorrise con aria interrogativa. …Pennac
“Sei straniera?”
Sorrise imbarazzata: “Pennac?”, chiese.
“Parlè vù franzè?” azzardò incerto.
Sorrise arrossendo. …Pennac…ma chi è?
“Do iù spik inglisc?” si lanciò.
Sorrise disperata….Che gli dico?
“Sprechen doic?”, temerario.
Attesa silenziosa.
Risposta assente.
“Vabbè….” si voltò deluso, “Era troppo bella per me”
“Vabbè” si voltò delusa, “Era troppo colto per me”.
E ripose “Signor Malaussene” sullo scaffale.